Carlo Vincenti (1946- 1978)
Nato a Viterbo nel 1946 e morto tragicamente all’età di 32 anni, ha lasciato alla fine della sua breve vita moltissime opere, non solo dipinti e disegni, ma anche scritti, giacché la sua personalità si esprimeva sia attraverso l’immagine visiva, sia attraverso la poesia e lo scritto ideologico-
Sin dall’infanzia, l’artista rivela eccezionali doti nel disegno e nella pittura, attirando l’attenzione della stampa. Dagli anni dell’adolescenza è anche poeta. Svolge i suoi studi presso il Liceo Scientifico di Viterbo e nel 1965 si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma, città in cui affina la sua cultura frequentando musei e gallerie.
Dopo aver instaurato una propria tecnica neo-
Numerose le sue personali in sedi pubbliche e private, anche dopo la sua morte. Ha una ricca bibliografia (tra i molti autori Crispolti, Mascelloni, Mussa, Bentivoglio).
Carlo Vincenti è dunque un artista dall’esperienza umana segnata dalle connotazioni dell’emarginazione, collocandosi tuttavia all’avanguardia in quel settore della produzione artistica “verbo-
Mirella Bentivoglio
Sito web ufficiale: www.carlovincenti.it